CALORIMETRIA DIFFERENZIALE (DSC)

 

[DIN 510, ASTM E537-02]

 

Il campione viene riscaldato con una velocità di riscaldamento costante in atmosfera controllata, nella maggioranza dei casi in un crogiolo chiuso (vedere condizioni di prova).

Il flusso di calore al campione viene registrato e confrontato con il flusso di calore a una sostanza inerte di riferimento riscaldata in parallelo.

Durante processi esotermici nel campione, il flusso di calore al campione sarà minore, per processi endotermici superiore al flusso di calore al campione di riferimento.

Entrambi i segnali endo- ed esotermici vengono valutati e l'intervallo di temperatura, la temperatura di picco, il segnale di picco e l’energia specifica di ogni segnale termico sono rispettivamente determinati e calcolati.

In generale, la massima temperatura consentita per i processi termici (reazioni, distillazioni, operazioni di essiccamento) è di ca. 100 °C sotto la comparsa del primo segnale esotermico.

Si tratta di una stima prudente e indagini più dettagliate mostrano spesso che temperature più alte sono ancora sicure.